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LE FESTE PAESANE LAST MINUTE FASULLE COME GLI OUTLET

BORIN (PRESIDENTE DEI “RISTORANTORI PADOVANI “DELL’ASCOM CONFCOMMERCIO DI PADOVA): “GLI AMMINISTRATORI COMUNALI SIANO PIU’ ATTENTI NEL DARE LE AUTORIZZAZIONI”
Outlet e feste paesane “last minute”: fasulli gli uni, fasulle le altre. Dove per “feste paesane last minute” si intendono quelle sorte letteralmente come i funghi, senza un minimo di tradizione ma solo con tanta voglia di fare business, spesso e volentieri in barba ai dettami del fisco.
“Potrebbe sembrare un parallelo azzardato – esordisce Giorgio Borin, presidente dei “Ristorantori Padovani” dell’Ascom Confcommercio - ma non lo è perché alla base c’è il dispregio della cultura di un territorio e c’è il palese artificio: fasulle, per l’appunto, sono le “cittadelle” costruite ai lati delle autostrade che finiscono per far chiudere decine di negozi nell’arco di almeno cento chilometri e fasulle sono le feste paesane “della pappardella” o “della birra” che stanno proliferando ad ogni estate che passa con evidenti ripercussioni, per nulla positive, su ristoranti, trattorie, e pubblici esercizi delle zone colpite da queste vere e proprie calamità per nulla naturali”. Ovviamente niente da eccepire nei confronti degli appuntamenti tradizionali, magari vecchi di secoli, che hanno contribuito a fare la storia e la tradizione del nostro territorio e nulla da eccepire nemmeno con le nuove proposte che giungono dalla sinergica collaborazione di più attori presenti sul territorio (amministrazioni comunali, categorie economiche, gruppi di volontariato, ecc.) e che hanno a cuore lo sviluppo del commercio e del turismo di una determinata realtà. Molto invece da ridire su feste paesane improvvisate (se non nell’organizzazione complessiva, di sicuro nell’allocazione e nella definizione) che alimentano un sottobosco fatto di personaggi alla ricerca del facile guadagno.

INDOVINA CHI FA LA CENA?

I “RISTORANTORI PADOVANI” PRESENTANO I LORO SEGRETI IN OTTO INCONTRI APERTI A TUTTI ALL’ACCADEMIA ALIMENTARE DELL’ASCOM CONFCOMMERCIO DI PADOVA.
“Indovina chi fa la cena?”
La domanda è retorica perché, a differenza di Spencer Tracy e Katharine Hepburn che in “Indovina chi viene a cena” non si aspettavano di sicuro l’arrivo di Sidney Poitier in veste di fidanzato dalla figlia, qui è tutto ben previsto.
La “cena” in questione (che poi non è una ma sono ben otto) è infatti quella che, a partire da martedì 16 aprile, l’Aama, ovvero l’Accademia Alimentare dell’Ascom Confcommercio, proporrà in combinata con i Ristorantori Padovani, altro marchio d’eccellenza dell’Associazione Commercianti, a chi vorrà conoscere i segreti di otto grandi “griffe” della cucina padovana in trasferta nei locali dell’Accademia in via Due Palazzi a Padova.

PER IL PRANZO DI PASQUA PRENOTA DA NOI

GIORGIO BORIN (RISTORANTORI PADOVANI DELL’ASCOM CONFCOMMERCIO DI PADOVA): “PURTROPPO, OLTRE ALLA CRISI, CI SI STA METTENDO ANCHE IL MALTEMPO. PER PARTE NOSTRA, COMUNQUE, CONFERMIAMO QUALITA’ MOLTO ELEVATA A PREZZI CONTENUTI”

Sperano nelle prenotazioni e anche in un tempo clemente, anche se non si fanno grandissime illusioni.
La Pasqua del 2013 non sarà infatti la “Pasqua di resurrezione” che in tanti si attendevano, per cui anche il pranzo della festa più importante della cristianità non potrà registrare chissà che exploit.
A confermarlo è l’indagine compiuta lo scorso fine settimana dall’Ascom Confcommercio di Padova che ha somministrato un questionario ai “Ristorantori Padovani”, il gruppo di locali di eccellenza presieduto da Giorgio Borin.

IL PRESIDENTE BORIN: “LA TRADIZIONE E LA QUALITA’ DEGLI ALIMENTI SONO LA MIGLIORE RICETTA PER UN PIATTO”

Una rassegna di qualità: è quella prevista dai Ristorantori Padovani dell’Ascom che presentano il “Gran Bollito alla Padovana” in quattro diversi ristoranti.
Un menu delizioso che rispecchia la tradizione culinaria del famoso “lesso” con la carne di manzo, la gallina, il cotechino, la testina di vitello, la lingua salmistrata, il tutto accompagnato da salse e mostarde.
“Un connubio di gusti e di profumi – ha affermato Giorgio Borin, presidente del Gruppo Ristorantori Padovani dell’Ascom – che oltre a riprendere la tradizione dell’arte culinaria padovana mischia sapientemente l’innovazione, la tradizione dei piatti e l’accostamento dei vari cibi che contraddistinguono la cucina dei Ristorantori Padovani Ascom”.

GIORGIO BORIN PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE

Giorgio Borin torna alla guida dei Ristorantori Padovani dell’Ascom.

Il noto titolare del ristorante “La Montanella” di Arquà Petrarca, peraltro presidente mandamentale dell’Ascom Confcommercio, guiderà la squadra dei “Ristorantori” per i prossimi due anni assieme ai vice presidenti Renato Piovan del “Boccadoro” e Mario Mescolin de “Le Logge” di Piazzola sul Brenta e con i consiglieri Emanuele Roverato del “Dotto di campagna”, di Laura Borghesan del San Benedetto di Montagnana, di Alessia Righetto del Bion di Camin e con Elena Cristofanon del Montegrande nel ruolo di Past President.
“Ritorno ad occuparmi di un gruppo solido – ha affermato il presidente che si è ritrovato nei giorni scorsi con il suo nuovo staff per un primo giro d’orizzonte sulle cose da fare – che intende rinnovarsi coniugando tradizione (ovvero ricerca e recupero) con innovazione, vale a dire con un’attenta analisi sulle nuove tendenze del mercato”.

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